
Visitare le tonnare di Favignana: guida completa
Le tonnare sono antichi impianti di pesca del tonno, utilizzati per catturare i grandi pesci migratori durante il loro passaggio lungo le coste. Questi sistemi complessi, fatti di reti e barche, venivano tradizionalmente gestiti da gruppi di pescatori esperti chiamati “tonnaroti”. La pesca avveniva attraverso la “mattanza”, una pratica rituale che prevedeva l’intrappolamento dei tonni in una serie di camere di rete fino alla cattura finale.
Storia della tonnara di Favignana
Abbiamo parlato con i ragazzi di www.mareventofavignana.it, specializzati in escursioni a Favignana, che ci hanno raccontato della loro celebre tonnara. Conosciuta ufficialmente come Ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica, questa ha una storia che risale al 1577, quando si trovano i primi documenti che attestano l’esistenza di una tonnara sull’isola. Tuttavia, la trasformazione significativa avvenne nel 1860 con la costruzione del primo edificio della fabbrica, chiamato “Torino”, ad opera di Giulio Drago, che aveva rilevato la gestione dagli allora proprietari, la famiglia Pallavicino.
Il vero punto di svolta si ebbe nel 1874, quando Ignazio Florio acquistò Favignana e le isole Egadi, iniziando una rivoluzione nel settore della pesca e della conservazione del tonno. Florio introdusse tecniche innovative, tra cui il metodo del “montaleva” per la cattura graduale dei tonni e l’uso dell’olio per la conservazione, permettendo di sfruttare al massimo ogni parte del pesce. Tra il 1881 e il 1889, furono costruiti enormi magazzini, sale per l’imballaggio del pesce e strutture di servizio per tutti i dipendenti. Questo complesso impiegava fino a 350 lavoratori a terra e 150 pescatori di tonno.
La tonnara di Favignana divenne uno dei più grandi complessi industriali d’Europa alla fine del XIX secolo. L’innovazione e l’espansione portate avanti da Ignazio Florio trasformarono Favignana in un importante centro industriale, comparabile ad altri grandi poli dell’epoca come Sesto San Giovanni o Crespi d’Adda. Purtroppo, il declino economico della famiglia Florio all’inizio del XX secolo portò alla chiusura definitiva della tonnara negli anni ’80, dopo diversi cambi di proprietà e periodi di crisi finanziaria.
Il museo e le mostre
Oggi, l’ex stabilimento Florio è un museo aperto al pubblico dal 2010, dopo un lungo restauro. Il museo offre una panoramica della storia della famiglia Florio, della pratica della “mattanza” (la cattura dei tonni) e contiene mostre fotografiche e video che documentano la vita e il lavoro nella tonnara. Tra le mostre permanenti si trovano fotografie di Herbert List, Sebastião Salgado e René Burri, oltre a reperti archeologici delle isole Egadi, tra cui anfore greco-romane e un rostro di bronzo recuperato al largo di Levanzo.
Aspetti culturali e multimediali
All’interno del museo, i visitatori possono esplorare diverse aree multimediali che ricostruiscono la storia e le tecniche della pesca del tonno. Ad esempio, la presentazione video “Torino” offre testimonianze visive degli ex lavoratori della fabbrica Florio, mentre la sala dell'”Antiquarium” espone importanti reperti archeologici. Inoltre, una sezione dedicata alla battaglia delle isole Egadi presenta un’esperienza multimediale immersiva che ricostruisce la battaglia del 241 a.C.
Informazioni pratiche per la visita
Il museo è aperto tutti i giorni con orari specifici, e l’ingresso costa 6 euro, con riduzioni per studenti e ingressi gratuiti per minori di 18 anni e insegnanti con certificazione scolastica. È consigliata la prenotazione per le visite guidate. Per pianificare al meglio la tua visita, considera di contattare l’ufficio turistico del comune di Favignana o il museo direttamente.